


PINOT BIANCO TRENTINO DOC SEIPERGOLE 2023
Vitigno:
Pinot Bianco su portainnesto 101.14 (V. Riparia x V. Rupestris)
Sistema di allevamento:
Spalliera potata a Guyot, con sesti d’impianto pari a m 2.00 x 1.00 per un totale di cinquemila vigne per ettaro; un capo a frutto per vigna con un carico totale di 6/8 gemme.
Terreno:
Alluvionale, ghiaioso, ex alveo e relativo impluvio del torrente Noce, costituito da ciottoli, chiamati “sassi robi”, ricoperti da uno strato superficiale di terra vegetale
Epoca di vendemmia:
È di norma la prima uva vendemmiata, per mantenere il suo grado di acidità piuttosto elevato, circa 8-9 g/l e per incrementare, durante il processo di fermentazione, la formazione di profumi fruttati.
Vinificazione:
L’uva raccolta a mano, arriva in cantina dove, pigiata e diraspata è caricata nel torchio pneumatico, da dove uscirà il dolce e profumato mosto. Una leggera decantazione e quindi ad una temperatura di 10 gradi viene travasato in cantina, in serbatoi di acciaio, dove inizia la fermentazione primaria, rigorosamente controllata. Travasato, per separare i lieviti riposa in recipienti d’acciaio al freddo fino a gennaio, per eseguire la stabilità tartarica.
Affinamento:
Imbottigliato in primavera e, dopo un breve periodo di riposo in locali condizionati, è posto in vendita.
Commento:
Il Pinot Bianco è il classico vino trentino trapiantato dalla Francia da più di cent’anni. Gradevolmente profumato di frutta, in bocca leggermente acido, magro fresco e piacevole come una mela verde, appena raccolta.
Dati analitici 2023:
Alcol 12,5%, acidità fissa 5,8 g/l, solforosa totale 75 mg/l, estratto 20,3 g/l
Colore:
giallo paglierino con tenui riflessi verdognoli
Profumo:
delicatamente fruttato e fragrante
Gusto:
secco, equilibrato, in retrogusto leggermente amarognolo
Accostamenti gastronomici:
classico vino da frutti di mare, minestre asciutte a base di pasta all’uovo; accompagna bene gli asparagi alla trentina
Temperatura di servizio:
10/12 °C
Vitigno:
Pinot Bianco su portainnesto 101.14 (V. Riparia x V. Rupestris)
Sistema di allevamento:
Spalliera potata a Guyot, con sesti d’impianto pari a m 2.00 x 1.00 per un totale di cinquemila vigne per ettaro; un capo a frutto per vigna con un carico totale di 6/8 gemme.
Terreno:
Alluvionale, ghiaioso, ex alveo e relativo impluvio del torrente Noce, costituito da ciottoli, chiamati “sassi robi”, ricoperti da uno strato superficiale di terra vegetale
Epoca di vendemmia:
È di norma la prima uva vendemmiata, per mantenere il suo grado di acidità piuttosto elevato, circa 8-9 g/l e per incrementare, durante il processo di fermentazione, la formazione di profumi fruttati.
Vinificazione:
L’uva raccolta a mano, arriva in cantina dove, pigiata e diraspata è caricata nel torchio pneumatico, da dove uscirà il dolce e profumato mosto. Una leggera decantazione e quindi ad una temperatura di 10 gradi viene travasato in cantina, in serbatoi di acciaio, dove inizia la fermentazione primaria, rigorosamente controllata. Travasato, per separare i lieviti riposa in recipienti d’acciaio al freddo fino a gennaio, per eseguire la stabilità tartarica.
Affinamento:
Imbottigliato in primavera e, dopo un breve periodo di riposo in locali condizionati, è posto in vendita.
Commento:
Il Pinot Bianco è il classico vino trentino trapiantato dalla Francia da più di cent’anni. Gradevolmente profumato di frutta, in bocca leggermente acido, magro fresco e piacevole come una mela verde, appena raccolta.
Dati analitici 2023:
Alcol 12,5%, acidità fissa 5,8 g/l, solforosa totale 75 mg/l, estratto 20,3 g/l
Colore:
giallo paglierino con tenui riflessi verdognoli
Profumo:
delicatamente fruttato e fragrante
Gusto:
secco, equilibrato, in retrogusto leggermente amarognolo
Accostamenti gastronomici:
classico vino da frutti di mare, minestre asciutte a base di pasta all’uovo; accompagna bene gli asparagi alla trentina
Temperatura di servizio:
10/12 °C
Vitigno:
Pinot Bianco su portainnesto 101.14 (V. Riparia x V. Rupestris)
Sistema di allevamento:
Spalliera potata a Guyot, con sesti d’impianto pari a m 2.00 x 1.00 per un totale di cinquemila vigne per ettaro; un capo a frutto per vigna con un carico totale di 6/8 gemme.
Terreno:
Alluvionale, ghiaioso, ex alveo e relativo impluvio del torrente Noce, costituito da ciottoli, chiamati “sassi robi”, ricoperti da uno strato superficiale di terra vegetale
Epoca di vendemmia:
È di norma la prima uva vendemmiata, per mantenere il suo grado di acidità piuttosto elevato, circa 8-9 g/l e per incrementare, durante il processo di fermentazione, la formazione di profumi fruttati.
Vinificazione:
L’uva raccolta a mano, arriva in cantina dove, pigiata e diraspata è caricata nel torchio pneumatico, da dove uscirà il dolce e profumato mosto. Una leggera decantazione e quindi ad una temperatura di 10 gradi viene travasato in cantina, in serbatoi di acciaio, dove inizia la fermentazione primaria, rigorosamente controllata. Travasato, per separare i lieviti riposa in recipienti d’acciaio al freddo fino a gennaio, per eseguire la stabilità tartarica.
Affinamento:
Imbottigliato in primavera e, dopo un breve periodo di riposo in locali condizionati, è posto in vendita.
Commento:
Il Pinot Bianco è il classico vino trentino trapiantato dalla Francia da più di cent’anni. Gradevolmente profumato di frutta, in bocca leggermente acido, magro fresco e piacevole come una mela verde, appena raccolta.
Dati analitici 2023:
Alcol 12,5%, acidità fissa 5,8 g/l, solforosa totale 75 mg/l, estratto 20,3 g/l
Colore:
giallo paglierino con tenui riflessi verdognoli
Profumo:
delicatamente fruttato e fragrante
Gusto:
secco, equilibrato, in retrogusto leggermente amarognolo
Accostamenti gastronomici:
classico vino da frutti di mare, minestre asciutte a base di pasta all’uovo; accompagna bene gli asparagi alla trentina
Temperatura di servizio:
10/12 °C