Vitigno:
Teroldego sul vecchio portainnesto Schwarzmann (V. Riparia x V. Rupestris).
Sistema di allevamento:
Pergola trentina doppia concatenata con sesti d’impianto pari a m. 5.00x 0.60. Tremilatrecento vigne per ettaro. Due capi a frutto per vigna con un carico totale di 20 gemme.
Terreno:
Alluvionale, ghiaioso, ex alveo e relativo impluvio del torrente Noce, costituito da ciottoli, chiamati “sassi robi”, ricoperti da uno strato superficiale di terra vegetale.
Vinificazione:
Il Novello di Teroldego è prodotto con la particolare tecnica chiamata “Macerazione Carbonica” atta ad esaltare la fruttuosità dell’uva nel vino. Alcuni giorni prima della vendemmia del Novello di Teroldego si raccoglie una piccola quantità di uva per preparare il mosto d’avviamento. Quindi si esegue la vera vendemmia in casse e, l’uva perfettamente intera, è travasata nei tini dove già fermenta il nuovo mosto. In questo ambiente ricco di anidride carbonica, sprigionata dal mosto in fermentazione , avviene la macerazione carbonica per circa otto giorni ad una temperatura di trenta gradi centigradi. L’anidride carbonica attacca l’acido malico, donando rotondità al mosto; infatti assaggiando l’acino ha un piacevole sentore di ciliegia frizzante. Finalmente l’uva viene ammostata iniziando così il vero processo di fermentazione in rosso per solo due giorni. Infatti per ingentilire il futuro vino, si svina, si pressa leggermente l’uva e la fermentazione è ultimata in bianco. Dopo alcune settimane di decantazione, si procede all’imbottigliamento.
Commento:
Dopo il 30 ottobre alle ore 00.01 il Novello di Teroldego è finalmente pronto per essere degustato, festeggiando l’arrivo della nuova annata, come lo sancisce il D.M. 6 ottobre 1989, modificato in seguito dal D.M. 13 agosto 2012.
Il nostro Novello di Teroldego mantiene nel tempo la sua profumazione tipica di ciliegie, more e la sua piacevolezza all’assaggio, anche per anni successivi all’imbottigliamento. Il novello è il frutto della nuova annata e la tradizione consiglia di assaporarlo nei suoi primi mesi di vita da ottobre a febbraio , per poi cedere il passo al nostro teroldego classico ed in primavera ai nuovi vini bianchi .
Dati analitici 2024:
Alcol 12,5 %, acidità fissa 5,3 g/l, estratto 20 g/l
Dati analitici 2025: presto disponibili
Colore: rosso rubino vivo e brillante
Profumo: fragrante con un’inondante fruttuosità di ciliegia matura, ribes, lampone
Gusto: suadente, caldo ed intrigante, con una piacevole sensazione di morbidezza ed un ammaliante sapore intenso di ciliegia marascata
Accostamenti gastronomici: vino da tutto pasto , da degustare con pietanze a tendenza dolce come un buon bollito misto soprattutto con il cappello del prete , crostini con gorgonzola e peperoni arrosto
Temperatura di servizio: 10/12 °C
Vitigno:
Teroldego sul vecchio portainnesto Schwarzmann (V. Riparia x V. Rupestris).
Sistema di allevamento:
Pergola trentina doppia concatenata con sesti d’impianto pari a m. 5.00x 0.60. Tremilatrecento vigne per ettaro. Due capi a frutto per vigna con un carico totale di 20 gemme.
Terreno:
Alluvionale, ghiaioso, ex alveo e relativo impluvio del torrente Noce, costituito da ciottoli, chiamati “sassi robi”, ricoperti da uno strato superficiale di terra vegetale.
Vinificazione:
Il Novello di Teroldego è prodotto con la particolare tecnica chiamata “Macerazione Carbonica” atta ad esaltare la fruttuosità dell’uva nel vino. Alcuni giorni prima della vendemmia del Novello di Teroldego si raccoglie una piccola quantità di uva per preparare il mosto d’avviamento. Quindi si esegue la vera vendemmia in casse e, l’uva perfettamente intera, è travasata nei tini dove già fermenta il nuovo mosto. In questo ambiente ricco di anidride carbonica, sprigionata dal mosto in fermentazione , avviene la macerazione carbonica per circa otto giorni ad una temperatura di trenta gradi centigradi. L’anidride carbonica attacca l’acido malico, donando rotondità al mosto; infatti assaggiando l’acino ha un piacevole sentore di ciliegia frizzante. Finalmente l’uva viene ammostata iniziando così il vero processo di fermentazione in rosso per solo due giorni. Infatti per ingentilire il futuro vino, si svina, si pressa leggermente l’uva e la fermentazione è ultimata in bianco. Dopo alcune settimane di decantazione, si procede all’imbottigliamento.
Commento:
Dopo il 30 ottobre alle ore 00.01 il Novello di Teroldego è finalmente pronto per essere degustato, festeggiando l’arrivo della nuova annata, come lo sancisce il D.M. 6 ottobre 1989, modificato in seguito dal D.M. 13 agosto 2012.
Il nostro Novello di Teroldego mantiene nel tempo la sua profumazione tipica di ciliegie, more e la sua piacevolezza all’assaggio, anche per anni successivi all’imbottigliamento. Il novello è il frutto della nuova annata e la tradizione consiglia di assaporarlo nei suoi primi mesi di vita da ottobre a febbraio , per poi cedere il passo al nostro teroldego classico ed in primavera ai nuovi vini bianchi .
Dati analitici 2024:
Alcol 12,5 %, acidità fissa 5,3 g/l, estratto 20 g/l
Dati analitici 2025: presto disponibili
Colore: rosso rubino vivo e brillante
Profumo: fragrante con un’inondante fruttuosità di ciliegia matura, ribes, lampone
Gusto: suadente, caldo ed intrigante, con una piacevole sensazione di morbidezza ed un ammaliante sapore intenso di ciliegia marascata
Accostamenti gastronomici: vino da tutto pasto , da degustare con pietanze a tendenza dolce come un buon bollito misto soprattutto con il cappello del prete , crostini con gorgonzola e peperoni arrosto
Temperatura di servizio: 10/12 °C
